Il Consiglio dei Ministri, di ieri lunedì 27 novembre 2023, ha approvato, in esame preliminare, 2 Decreti legislativi di attuazione della legge 17 giugno 2022, n. 71, relativa alla riforma dell’ordinamento giudiziario.
🔷️ Le toghe non potranno essere collocate fuori ruolo prima di 10 anni di effettivo esercizio.
Ma in questo caso il magistrato potrebbe anche essere trattenuto se presta servizio in un ufficio giudiziario in carenza di organico o se il magistrato sia impegnato in processi penali per gravi reati e il suo allontanamento possa incidere gravemente sui tempi di definizione.
Via libera invece al provvedimento sulle pagelle per le toghe, già previste dalla riforma Cartabia.
Il primo Decreto sulla giustizia riguarda la disciplina dell’accesso in magistratura e le valutazioni di professionalità dei magistrati.
Il secondo Decreto introduce una stretta alla disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili.
Una sintesi dei due Decreti.
🔴 Decreto 1. Disposizioni in materia di riforma ordinamentale della magistratura.
✅ Il testo provvede alla revisione dell’assetto ordinamentale della magistratura, alla razionalizzazione del funzionamento del consiglio giudiziario per assicurare la semplificazione, la trasparenza e il rigore nelle valutazioni di professionalità.
➡️ Inoltre modifica dei presupposti per l’accesso in magistratura dei laureati in giurisprudenza.
✅ Si opera la rimodulazione, secondo principi di trasparenza e di valorizzazione del merito, dei criteri di assegnazione degli incarichi direttivi e semidirettivi.
➡️ Attraverso la definizione dei concetti di merito e attitudini, nel rispetto dell’autonomia del Consiglio superiore della magistratura in relazione ai criteri di valutazione e comparazione tra le candidature pervenute.
✅ Infine, si rivede il numero degli incarichi semidirettivi, si ridefiniscono i criteri di accesso alle funzioni di consigliere di Cassazione e di sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione.
➡️ Si riforma il procedimento di approvazione delle tabelle organizzative degli uffici giudicanti.
🔴 Decreto 2. Disposizioni sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili.
✅ Le nuove norme in merito al fuori ruolo si applicano ai magistrati ordinari, amministrativi e contabili e per tali soggetti, è previsto il collocamento fuori ruolo obbligatorio:
➡️ nel caso di incarico che non consente l’integrale svolgimento ordinario del carico di lavoro;
➡️ per gli incarichi di capo e di vice-capo dell’ufficio di gabinetto, di Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, di capo e di vice-capo di dipartimento presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri o presso i consigli e le giunte regionali, oltre che direttore dell’Ufficio di Gabinetto e capo Segreteria di un Ministro.
✅ Si prevede la possibilità di attribuire l’incarico senza fuori ruolo o aspettativa e con esonero totale o parziale del carico di lavoro.
➡️ Ciò è previsto specificamente da una norma di legge.
🔴 Fuori ruolo solo dopo 10 anni di servizio.
✅ Il collocamento del magistrato fuori ruolo potrà essere autorizzato solo se sono decorsi almeno 10 anni di effettivo esercizio delle funzioni proprie della magistratura, anche presso magistrature diverse da quella attuale di appartenenza o presso l’Avvocatura dello Stato.
➡️ Inoltre solo se sono decorsi meno di 3 anni dal rientro in ruolo al termine di un incarico svolto fuori ruolo per un periodo superiore a 5 anni.
✅ Si individuano i contingenti massimi di magistrati che possono essere collocati fuori ruolo, in coerenza con la delega che ne impone la riduzione rispetto alla disciplina vigente.
➡️ Ordinari: 180 unità; amministrativi: 25 unità; contabili: 25 unità.
✅ Inoltre, si prevede che il collocamento fuori ruolo è autorizzato quando l’incarico da conferire corrisponda a un interesse dell’amministrazione di appartenenza e si afferma il principio che non può essere destinato allo svolgimento di funzioni non giudiziarie il magistrato la cui sede di servizio presenti un rilevante indice di scopertura dell’organico.
➡️ O se il magistrato sia impegnato nella trattazione di procedimenti penali per gravi reati in avanzato stato di istruttoria rispetto ai quali il suo allontanamento possa incidere gravemente sui tempi di definizione.
✅ Si stabiliscono criteri di priorità e si regola la procedura per la richiesta e l’autorizzazione al collocamento fuori ruolo e si prevede che, ordinariamente, i magistrati ordinari, amministrativi e contabili non possano essere collocati fuori ruolo per un tempo che superi complessivamente 7 anni.
➡️ Per alcuni incarichi di particolare rilevanza, il termine potrà arrivare complessivamente a 10 anni.
✅ Le disposizioni non si applicano ai membri di Governo e alle cariche elettive, anche presso gli organi di autogoverno.
🔴 Cosa significa che un magistrato è fuori ruolo?
✅ Il collocamento fuori ruolo è la destinazione di un dipendente pubblico ad una amministrazione o organo diversi da quello di appartenenza, per svolgervi temporaneamente una prestazione lavorativa.
✅ Il collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari è attualmente disciplinato dalla legge 13 novembre 2008 n. 181.
➡️ I magistrati possono svolgere funzioni amministrative presso il Ministero della Giustizia o altri Ministeri, l’Ispettorato Generale, al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Camera dei Deputati, al Senato…
🔷️ Dico per un amico…
🔴 Ma come può funzionare la giustizia se abbiamo il Parlamento e i Ministeri pieni di magistrati a fare i consulenti?
✅ Sono centinaia e centinaia i magistrati che scrivono le leggi al posto dei politici o guidano i dipartimenti, e che quindi non vanno in tribunale.
✅ Questa stretta è una buona cosa, entri in magistratura, fai il magistrato, e se non per tutta la vita almeno per un minimo necessario.
➡️ Vuoi far politica? Ti fai eleggere…
(by Sergio Criveller – 28/11/23)