Con la sentenza n. 130 depositata ieri 23 giugno la Corte Costituzionale dice stop al perenne differimento della liquidazione del Trattamento di fine rapporto (Tfr) dei dipendenti pubblici.
Secondo la Corte dilazionare il pagamento del Tfr è una palese violazione del principio della giusta retribuzione e come tale va rimosso.
🔷️ Oggi nel pubblico la liquidazione arriva dopo anche 2 anni.
Nel privato invece le cose sono diverse e il Tfr viene liquidato subito, ma a volte ci sono aziende che lo pagano in più rate.
🔴 Pubblica amministrazione: il no della Corte Costituzionale al differimento della liquidazione del Tfr.
✅ Una sentenza che boccia le dilazioni e rateizzazioni del Trattamento di fine rapporto dei dipendenti pubblici perché contrari al principio della giusta retribuzione.
➡️ La Corte ha infatti specificato che per soddisfare tale principio non si deve tener conto solamente dell’ammontare della retribuzione ma anche della tempestività dell’erogazione,
🔴 Scrive la Corte Costituzionale…
✅ “Contrasta con il principio costituzionale della giusta retribuzione, di cui tali prestazioni costituiscono una componente, principio che si sostanzia non solo nella congruità dell’ammontare corrisposto, ma anche nella tempestività della erogazione”.
🔴 E nel privato?
✅ Le tempistiche nel privato sono diverse, i lavoratori normalmente ricevono la liquidazione del Tfr entro poche settimane dalla cessazione del contratto, generalmente viene liquidato insieme all’ultima busta paga.
✅ Ma può succedere che ci siano delle rateizzazioni o pagamenti successivi, a volte anche entro un anno dalla fine del rapporto di lavoro.
➡️ Ora con questa sentenza anche nel privato le cose cambieranno.
(by Sergio Criveller – 24/06/23)