Dichiarazione Imu Enc s’ha da fare o non s’ha da fare?

Si è sperato fino alla fine. Ma niente.
Gli Enti non commerciali (Enc) sono obbligati in ogni caso e annualmente a presentare la dichiarazione Imu entro il 30 giugno.
L’obbligo sussiste indipendentemente dal verificarsi di variazioni ma soprattutto indipendentemente dal fatto che gli immobili ai fini Imu siano totalmente imponibili o esenti.

🔷️ Il Ministero dell’economia e delle finanze (Mef) con l’approvazione del nuovo modello, il 4 maggio 2023, ha confermato che la Dichiarazione Imu Enc deve essere fatta.
Non c’è nessuna esenzione.
Quindi, per esempio, anche una parrocchia che ha la proprietĂ  di una chiesa, canonica e oratorio, immobili esenti Imu, deve fare la dichiarazione Imu e questa scade ogni anno il 30 giugno.
E causa una serie di proroghe, questo 30 giugno 2023 scadono addirittura due Dichiarazione Imu.
Alla faccia dei vari Decreti semplificazione.

🔴 Con il Decreto del 4 maggio 2023 (id. 23378), il Ministero dell’economia e delle finanze ha approvato il nuovo modello di dichiarazione Imu per gli Enti non commerciali (Imu Enc), le relative istruzioni per la compilazione e le specifiche tecniche per la trasmissione telematica.
✅ Il nuovo modello dovrà essere utilizzato per la trasmissione esclusivamente telematica della dichiarazione Imu Enc relativa all’anno di imposta 2022 entro il termine del prossimo 30 giugno 2023.
✅ La dichiarazione telematica Imu Enc deve essere fatta dagli enti no profit, del terzo settore ed ecclesiastici che dispongono di almeno un immobile destinato all’esercizio di attività non commerciali.
➡️ Si tratta delle attività previste all’art. 7, comma 1, lettera i), del Dlgs. n. 504/1992, cioè quelle assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive e di religione e culto.
🔴 Questi soggetti devono utilizzare il modello per la presentazione della dichiarazione Imu Enc per tutti gli immobili che possiedono.
✅ Il modello è composto da diverse sezioni:
➡️ frontespizio, con i dati relativi al contribuente e al rappresentante firmatario della dichiarazione, la firma e l’impegno alla presentazione telematica;
➡️ il “Quadro A”, riservato alla descrizione degli immobili totalmente imponibili o esenti;
➡️ il “Quadro B”, relativo agli immobili parzialmente imponibili o totalmente esenti;
➡️ il “Quadro C”, dedicato alla determinazione dell’Imu;
➡️ il “Quadro D”, relativo alle compensazioni e ai rimborsi.
đź”´ Si ricorda che il Decreto Semplificazioni (art. 35, c. 4, D.L. n. 73/2022) aveva differito al 31 dicembre 2022, anzichĂ© il 30 giugno 2022, il termine per la presentazione della dichiarazione sull’Imu relativa all’anno d’imposta 2021.
âś… Con il Decreto Milleproroghe 2023 il termine per la presentazione della Dichiarazione Imu relativa all’anno d’imposta 2021 viene fissato al 30 giugno 2023.
➡️ Tale termine coincide con il termine per la presentazione della Dichiarazione Imu relativa all’anno d’imposta 2022.
đź”´ Entro questo 30 giugno 2023 scadono due Dichiarazione Imu…
âś… Quindi, entro il 30 giugno 2023 andrĂ  presentata sia la dichiarazione sull’Imu relativa all’anno d’imposta 2021 che la dichiarazione sull’Imu relativa all’anno d’imposta 2022.
đź”´ Le sanzioni per chi non fa la dichiarazione…
✅ In caso di omessa presentazione della dichiarazione, ricordiamo che i controlli spettano al Comune, il Decreto prevede una sanzione dal 100% al 200% dell’imposta non versata, con un minimo di 50 euro.
➡️ Quindi se l’Imu è uguale a zero, cioè tutti gli immobili sono esenti, la sanzione è di 50 euro.
đź”´ Cosa costa l’invio telematico?
✅ La compilazione del modello e l’invio telematico da un Commercialista costa dai 100 ai 150 euro.

(by Sergio Criveller – 15/05/23)