Ora gli insegnanti di sostegno arrivano dall’estero

Tema caldo disabili e scuola, infatti in questi giorni si discute molto della possibilità di riconoscimento in Italia dei titoli di specializzazione al sostegno e abilitazione conseguiti dagli insegnanti all’estero.

🔷️ Le nuove norme sono contenute nel recente Decreto sulla Pubblica Amministrazione approvato nel Consiglio dei Ministri il 6 aprile e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 aprile 2023.

🔴 L’articolo 5 del Decreto legge 22 aprile 2023, n. 44 parla di “Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche…”.
✅ Contiene una specifica misura che riguarda i docenti abilitati all’insegnamento o che hanno conseguito la specializzazione sul sostegno all’estero.
➡️ Per l’anno scolastico 2023/2024, si legge al comma 3 dell’art 5 del Decreto, coloro che sono inclusi nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze… con riserva di riconoscimento del titolo di abilitazione ovvero di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero, sono iscritti in un apposito elenco aggiuntivo…
🔴 Alcuni dati Istat presentati in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità…
✅ In Italia, anno scolastico 2021-2022, ci sono 316 mila alunni con disabilità, pari al 3,6% degli iscritti e 207 mila insegnanti di sostegno assegnati.
✅ Di cui più di 70 mila (il 32%) in deroga cioè ricoperti da supplenti perlopiù senza specializzazione sul sostegno, assunti con contratto a tempo determinato e scadenza al 30 giugno.
➡️ Il risultato è un cambiare insegnante continuo, a discapito della qualità dell’inclusione, dell’apprendimento e di una destabilizzazione dello studente con disabilità.
🔴 Duro intervento della Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish), organizzazione che raggruppa le più rappresentative associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari…
✅ La Fish chiede al Governo di accantonare l’equiparazione dei titoli conseguiti all’estero.
➡️ Si potenzi invece i corsi nelle università italiane in modo da evitare la carenza di docenti specializzati.
✅ La Federazione ricorda come il sistema italiano sia all’avanguardia rispetto ad altri Paesi, dove ancora ci sono le classi speciali per soli alunni con disabilità, e la formazione degli insegnanti conseguita in questi Stati potrebbe non essere in sintonia col sistema italiano.
➡️ Si tratterebbe, secondo stime, di oltre 11 mila specializzati e abilitati fuori Italia, provenienti soprattutto dalla Romania e Bulgaria e che potrebbero intanto accedere alle supplenze.

🔷️ Stefano Arduini per il sito www.vita.it il 4 maggio 2023 ha incontrato la Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli…
🔴 Ministra Locatelli, c’è molta polemica attorno al riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero per gli insegnanti di sostegno, talvolta in Paesi che non hanno nemmeno l’inclusione scolastica e inoltre in Italia abbiamo sempre più insegnanti di sostegno non specializzati con le ovvie conseguenze sugli studenti con disabilità…
✅ Le famiglie e i bambini, ha risposto Locatelli, hanno diritto ad avere un servizio adeguato con personale qualificato, motivato, che faccia questo percorso e prosegua in questo percorso.
➡️ Il sostegno non deve essere un trampolino per poi andare a fare altri tipi di insegnamento come accade ora.
✅ Nella scuola serve una carriera ad hoc per chi si occupa di sostegno e di questo ne ho parlato con il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

(by Sergio Criveller – 08/05/23)