Lavoro e disabilità: purché non siano solo parole, soltanto parole, parole tra noi

Tra i 3 Decreti legge approvati dal Consiglio dei Ministri il 1° maggio c’è anche il primo dei Decreti attuativi previsti dalla Legge 22 dicembre 2021 n. 227, conosciuta come Legge Delega al Governo in materia di disabilità.
Legge del 2021, siamo nel 2023…

🔷️ Comunque il Decreto appena approvato introduce norme relative alla riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità.
Affronta anche il tema dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nel pubblico impiego.
Stanziati anche 7 milioni di euro per un contributo in favore degli enti del Terzo settore e delle onlus che assumano una persona con disabilità, tra i 18 e i 35 anni, a tempo indeterminato.
Ma la Legge 68/1999 sul collocamento mirato non basta più.

🔴 La Ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli…
✅ Con il Decreto attuativo che riguarda la riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità, intendiamo garantire a tutti i cittadini, sulla base dell’uguaglianza con gli altri, l’accessibilità universale ai servizi forniti dalle Pubbliche amministrazioni.
➡️ Soprattutto garantire ai lavoratori con disabilità la possibilità di svolgere il loro lavoro in autonomia con la piena fruibilità degli spazi fisici e delle tecnologie alle postazioni di lavoro.
🔴 Nel Decreto anche due proposte per il sostegno al Terzo settore che in questi anni ha svolto un ruolo fondamentale per la creazione di posti di lavoro per tante persone con disabilità.
✅ Si è voluto fortemente iniziare, ha detto Locatelli, a ragionare di un contributo per quelle imprese sociali che predispongono apposite figure professionali che accompagnano la persona con disabilità durante il percorso di inserimento lavorativo e che si impegnano nel patto di servizio personalizzato.
➡️ Il contributo sarà compatibile anche con il rimborso parziale delle spese per il “disability manager” che già viene riconosciuto ai datori di lavoro.
🔴 Contributi per gli enti Terzo settore che assumono giovani disabili.
✅ Nel Decreto, dice ancora la Ministra, ci sarà anche una norma che prevede un contributo in favore degli enti del Terzo settore e delle onlus per i giovani con disabilità tra i 18 e i 35 anni assunti, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, tra il 1° agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023.
➡️ Per l’erogazione del contributo sarà istituito un apposito fondo, con una dotazione di 7 milioni di euro per l’anno 2023 che potrà essere anche integrato successivamente.
🔴 Infine la Ministra Locatelli…
✅ Con questo Decreto diamo un segnale preciso e chiaro, in attesa di riformare e attualizzare la Legge 68 del 1999.
➡️ Serve, però, l’apporto di tutti, ad ogni livello istituzionale, nel pubblico, nel privato e anche come singoli cittadini, per investire sugli altri e proseguire lungo questa traiettoria.

🔷️ La Legge 68/1999 sul collocamento mirato ha sicuramente rappresentato un prezioso strumento di inclusione lavorativa, ma da sola evidentemente basta più.

🔴 Nel 2019 è uscito un report “L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità in Italia”, dell’Associazione Consulenti del Lavoro in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.
✅ A fronte dei 360 mila occupati dichiarati dalle aziende, ci sono 145 mila posti di lavoro “vacanti”.
✅ Il 45% delle aziende pubbliche e private tenute all’obbligo, è ancora inadempiente.
➡️ Le persone con disabilità iscritti alle liste di collocamento sono ben 775 mila e i più penalizzati sono i giovani.
🔴 Sono dati del 2019, ma certamente oggi non sono migliori.
✅ I disabili di fatto rimangono confinati ai margini del mercato del lavoro.
➡️ Ancora troppe aziende preferiscono pagare la sanzione amministrativa piuttosto che assolvere l’obbligo di assunzione delle persone con disabilità.
🔴 C’è sicuramente pregiudizio per cui la persona con disabilità è improduttiva e sul lavoro è un peso, ma sicuramente la Legge 68/1999 va adeguata.
✅ C’è la necessità di strumenti, anche economici, per stimolare il mondo del lavoro.
➡️ Serve anche un salto culturale per portare tutti, nella vita di tutti i giorni, ad adottare i giusti atteggiamenti che possono mettere le persone con disabilità nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo lavorativo al meglio.

🔷️ Questo Notes riconsegna una proposta concreta alla Ministra Locatelli, che chiede l’apporto di tutti, anche da singoli cittadini.
E’ una proposta per creare vero lavoro e passare dai propositi ai fatti…

🔴 Ci sono ragazzi e ragazzi che possono essere tranquillamente inseriti in un ambiente di lavoro, anche per la sola mezza giornata.
✅ L’azienda deve essere però incentivata.
➡️ Come va incentivato il lavoratore che fa da tutor.
✅ Al mattino si lavora in azienda e al pomeriggio un’attività ricreativa presso un Centro diurno per persone con disabilità.
🔷️ Ecco la proposta…
🔴 Contratti part time di 20 ore settimanali, dalle 8.30 alle 12.30, dal lunedì al venerdì, per assunzioni di disabili intellettivi o psichici sopra al 45%.
✅ Sgravi per l’azienda:
➡️ uno sgravio fiscale per le imprese, per i primi 10 anni pari all’80%, poi al 50% per altri 10 anni della retribuzione mensile lorda.
✅ Incentivi per il lavoratore/collega tutor o se volete disability manager:
➡️ un “bonus” lordo mensile di 200 euro in busta paga al lavoratore per fare da tutor a questi ragazzi o ragazze disabili, ovviamente prima adeguatamente formato.
➡️ Questo bonus avrà uno sgravio fiscale del 100% per le imprese.
✅ Queste assunzioni generano punteggio all’impresa nell’aggiudicazione di appalti pubblici e concessioni governative.

(by Sergio Criveller – 03/05/23)