Decreto anziani, è giallo sul testo definitivo

Il Consiglio dei Ministri dello scorso 11 marzo, ha approvato in via definitiva il Decreto attuativo della Legge delega per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti conferita con Legge 23 marzo 2023 numero 33, articoli 3, 4 e 5.
Il Decreto è stato però bocciato dalla Conferenza delle Regioni anche a causa della mancata previsione di risorse finanziarie aggiuntive e strutturali.
E il parere favorevole delle Commissioni di Camera e Senato è condizionato a 5 osservazioni.
Solo la Gazzetta ufficiale a questo punto dirà se il Governo ha ritenuto di accogliere alcune richieste e osservazioni.

🔷️ Nella Conferenza stampa del Governo, al termine del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo, si è parlato di una riforma strutturale attesa da vent’anni, perché l’Italia è il paese con più anziani in Europa, il secondo nel mondo, dopo il Giappone, stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Il Decreto rafforza le misure di sostegno agli anziani non autosufficienti e pone le basi per un sistema meno frammentato e con procedure di accesso ai servizi molto semplificate per tutti gli over 65, ha sottolineato il Sottosegretario al Ministero del lavoro, Maria Teresa Bellucci.

🔴 Ma cosa cambia per gli anziani?
✅ Il Sottosegretario Bellucci ha sottolineato nella conferenza stampa che le norme prevedono di creare:
➡️ un sistema nazionale di assistenza anziani nel quale agiscono sinergicamente Stato, Regioni e Comuni, grazie anche all’interoperabilità delle banche dati al fine di creare un unico sportello di accesso delle persone anziane a tutte le prestazioni;
➡️ una semplificazione delle valutazioni richieste per definire l’invalidità, le condizioni dell’anziano e definire le prestazioni cui ha diritto;
➡️ un sistema di assistenza domiciliare per gli anziani non autosufficienti che dovrebbe comprendere sia servizi medici-infermieristici che di sostegno nella vita quotidiana;
➡️ incremento delle strutture residenziali con personale professionale e ambienti adatti alle ridotte capacità fisiche delle persone.
✅ Sono previsti anche strumenti per agevolare la permanenza al lavoro, il turismo per la terza età, l’alfabetizzazione tecnologica, e per favorire il rapporto con gli animali che ha grande valore anche ai fini della salute.
🔴 Il parere favorevole delle Commissioni di Camera e Senato è condizionato a 5 osservazioni.
✅ 1. Il Governo è invitato a rivedere la formulazione del Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente.
➡️ Così com’è non garantisce l’integrazione fra sociale e sanitario necessaria per la riforma della non autosufficienza.
✅ 2. C’è l’invito a rivedere la prestazione universale che il Governo affianca in via sperimentale per 2 anni all’indennità di accompagnamento, l’importo però deve essere graduato sulla base dell’intensità del bisogno assistenziale.
➡️ Stiamo parlando dell’assegno di assistenza da 850 euro al mese per gli over80 con Isee inferiore a 6 mila euro.
✅ 3. Per le persone con disabilità al compimento dei 65 anni di età, possono chiedere i servizi per gli anziani non autosufficienti.
➡️ Senza dover passare da un nuovo percorso di accertamento della non autosufficienza e dalla valutazione multidimensionale che già hanno.
✅ 4. Va tolto l’articolo che dice che le nuove disposizioni relative alla non autosufficienza si applichino solo alle persone che abbiano compiuto 70 anni.
➡️ E’ l’articolo 40.
✅ 5. C’è l’invito ad approvare in tempi brevi una legge organica sui caregiver, cioè l’assistenza fatta da un familiare.
➡️ Si precisa che tale legge deve avere risorse finanziarie necessarie per la definizione di una tutela completa di tali soggetti.

🔷️ Dico per un amico…
🔴 Il Governo dice che la Legge di riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti era attesa da vent’anni.
✅ Perché allora non prendersi qualche giorno in più per capire le ragioni delle Regioni?
➡️ Ora non ci resta che aspettare che la Gazzetta ufficiale sveli il mistero sul testo…

(by Sergio Criveller – 18/03/24)