Assegno unico:
al rinnovo ci pensa l’Inps

Con la Circolare n. 15 dello scorso 2 gennaio, l’Inps fa sapere che, per il 2024, non occorre presentare una nuova domanda di Assegno unico e universale per figli a carico, sempre che l’istanza già trasmessa all’Istituto non sia decaduta, revocata, rinunciata o respinta.

🔷️ I beneficiari devono però comunicare all’Inps eventuali variazioni, ad esempio la nascita di un nuovo figlio, tramite il nuovo pannello informativo semplificato, consultabile attraverso il portale dell’Inps, utilizzando le proprie credenziali di autenticazione (Spid, Cie, Cns) o tramite l’intermediario di fiducia.
A giorni comunque uscirà una nuova Circolare Inps che fisserà l’importo dell’Assegno visto l’andamento dell’inflazione.

🔴 Cos’è l’Assegno unico universale?
✅ L’assegno è un contributo economico rivolto alle famiglie con figli a carico:
➡️ per ogni figlio;
➡️ dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni di età;
✅ L’assegno è universale:
➡️ tutte le fasce di reddito ne hanno diritto;
➡️ è progressivo cioè aumenta al diminuire dell’Isee.
✅ L’assegno può essere chiesto entro 120 giorni dalla nascita di un nuovo figlio.
✅ A partire da marzo 2022, l’assegno sostituisce alcuni contributi economici statali rivolti alle famiglie con figli.
✅ Una volta fatta la domanda, l’assegno è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo e comunque entro 60 giorni dalla domanda.
✅ L’assegno è erogato mediante accredito su Iban.
✅ L’assegno non concorre alla formazione del reddito complessivo.
🔴 L’Assegno unico universale cosa sostituisce?
✅ A partire da marzo 2022, l’Assegno sostituisce i seguenti contributi economici statali:
➡️ il Premio alla nascita;
➡️ l’Assegno di natalità;
➡️ l’Assegno per il nucleo familiare;
➡️ alcune detrazioni per carichi di famiglia;
➡️ il Fondo di sostegno alla natalità;
➡️ l’Assegno temporaneo per i figli.
🔴 L’Assegno unico universale cosa non sostituisce?
✅ Il Bonus asilo nido e forme di assistenza presso la propria abitazione rimangono in vigore. 
✅ Rimangono in vigore le detrazioni fiscali per alcune delle spese sostenute in favore dei figli a carico, per esempio:
➡️ le spese sanitarie, per l’istruzione e per le attività sportive.
🔴 Per ottenere un assegno proporzionato al reddito si deve richiedere la certificazione Isee…
✅ Se viene presentata una domanda senza Isee, l’Inps erogherà esclusivamente l’importo minimo previsto, indipendentemente dal reddito.
🔴 Che importo ha l’Assegno unico?
✅ Non c’è un importo unico per i figli a carico e non garantisce lo stesso importo a tutti i beneficiari.
✅ Il valore della prestazione, infatti, varia sulla base di determinati fattori:
➡️ il valore Isee del nucleo familiare;
➡️ numero di figli a carico e la loro età;
➡️ eventuali maggiorazioni riconosciute.
✅ Nello specifico la somma erogata dall’Inps ogni mese è composta da:
➡️ una quota variabile;
➡️ una quota a titolo di maggiorazioni.
✅ Nel 2023, l’importo base della prestazione per figlio, senza alcuna maggiorazione, partiva da un minimo di 54,10 euro, in assenza di Isee o con un valore dell’Isee pari o superiore a 43.240 euro.
➡️ Invece fino a un massimo di 189,20 euro per un Isee fino a 16.215 euro.
✅ Se pensiamo al 2024, la variazione percentuale dell’inflazione a novembre 2023 è pari al 5,4%.
➡️ Applicando questo tasso provvisorio indicato anche per le pensioni, la cifra massima dell’assegno unico da quest’anno dovrebbe sfiorare i 200 euro, mentre il minimo dovrebbe attestarsi attorno ai 57 euro.
✅ Per i valori effettivi sarà comunque necessario attendere la comunicazione ufficiale dell’Inps.
🔴 C’è un calendario dei pagamenti?
✅ Con la Circolare del 2 gennaio l’Inps rende noto anche il calendario dei pagamenti mensili dell’Assegno per il periodo gennaio-giugno 2024:
➡️ 17, 18, 19 gennaio;
➡️ 16, 19, 20 febbraio;
➡️ 18, 19, 20 marzo;
➡️ 17, 18, 19 aprile;
➡️ 15, 16, 17 maggio;
➡️ 17, 18, 19 giugno.

(by Sergio Criveller – 12/01/24)