Legge di Bilancio 2024: le novità in materia di lavoro e previdenza

Nella Legge di bilancio 2024 del 30 dicembre 2023, n. 213, molte sono le misure per lavoratori, imprese e famiglie.
Dalla proroga del cuneo fiscale anche per il 2024 fino ai nuovi limiti per i fringe benefit, dalla decontribuzione per le lavoratrici con figli alle restrizioni pensionistiche.

🔷️ Sul sito del Ministero del lavoro sono state pubblicate le principali misure in favore appunto di lavoratori, imprese e famiglie.
https://www.lavoro.gov.it/notizie/pagine/legge-di-bilancio-2024-le-misure-lavoratori-imprese-e-famiglie
Di seguito una sintesi.

🔴 Conferma del taglio del cuneo fiscale. 
✅ Confermato anche per il 2024, il taglio del cuneo contributivo per la quota a carico dei lavoratori dipendenti.
➡️ La quota di esonero rimane al 6% per le retribuzioni mensili imponibili fino a 2.692 euro ed al 7% per quelle fino a 1.923 euro.
🔴 Detassazione dei fringe benefits.
✅ Anche per il 2024, i fringe benefits non concorreranno a formare reddito da lavoro dipendente.
➡️ Fino a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e fino a 1.000 euro per tutti gli altri.
🔴 Tassazione agevolata dei premi di risultato.
✅ Confermata anche per il 2024 l’imposizione al 5%, con un limite di reddito agevolato pari a 3.000 euro lordi, sulle somme erogate a titolo di premi di risultato o di partecipazione agli utili di impresa per i lavoratori dipendenti del settore privato titolari di contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato.
➡️ I lavoratori devono non aver percepito nell’anno di imposta precedente, redditi da lavoro dipendente di importo non superiore a euro 80.000.
✅ Anche per il 2024, sono confermate le agevolazioni per i lavoratori del settore turistico, ricettivo alberghiero e termale. 
➡️ Per i lavoratori dipendenti che abbiano conseguito nel 2023 un reddito da lavoro dipendente fino a 40.000 euro, è previsto un trattamento integrativo speciale pari al 15% della retribuzione lorda corrisposta in relazione al lavoro notturno ed alle prestazioni di lavoro straordinario svolte nei giorni festivi.
🔴 Rinnovi dei contratti collettivi delle pubbliche amministrazioni.
✅ Stanziati 3 miliardi di euro per l’anno 2024 e 5 miliardi di euro a decorrere dall’anno 2025, per il rinnovo contrattuale del Ccnl degli impiegati dello Stato per il triennio 2022-2024.
➡️ Aumento di 6 volte dell’importo relativo all’indennità per vacanza contrattuale, scomputato per l’anno 2024 per i lavoratori che lo hanno percepito in unica soluzione a dicembre 2023.
🔴 Efficientamento degli uffici del Runts.
✅ Per efficientare l’esercizio delle funzioni degli uffici regionali e provinciali del Registro unico nazionale del Terzo settore, le province autonome di Trento e di Bolzano possono assumere personale da destinare al potenziamento dei predetti uffici, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
➡️ A valere sui fondi già stanziati per il funzionamento del registro medesimo.
🔴 Contrasto dell’evasione contributiva nel settore del lavoro domestico.
✅ L’Agenzia delle entrate e l’Inps realizzeranno la piena interoperabilità delle rispettive banche dati, anche utilizzando nuove tecnologie, mettendo a disposizione dei contribuenti i relativi dati analizzati ed acquisiti.
➡️ S’intende favorire l’adempimento spontaneo tramite dichiarazione precompilata e la segnalazione di eventuali anomalie.
🔴 Compensazione telematica dei crediti Inps e Inail. 
✅ A decorrere dal primo luglio 2024, i crediti maturati a titolo di contributi e premi nei confronti di Inps e Inail potranno essere compensati esclusivamente mediante i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
➡️ Secondo modalità tecniche definite con provvedimento del direttore dall’Agenzia.
🔴 Nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia.
✅ Il diritto alla pensione di vecchiaia in presenza di un’anzianità contributiva minima pari almeno a 20 anni, potrà essere conseguito a condizione che l’importo lordo mensile della pensione sia almeno pari all’importo dell’assegno sociale.
➡️ Precedentemente, era previsto che l’importo fosse pari almeno a 1.5 volte tale assegno.
✅ Inoltre, il diritto alla pensione anticipata, ferma l’anzianità contributiva minima di almeno 20 anni, potrà essere conseguito qualora l’importo lordo mensile della pensione sia pari almeno a:
➡️ 3 volte l’importo dell’assegno sociale (precedentemente, 2,8 volte);
➡️ 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale, per le donne con un figlio;
➡️ 2,6 volte l’importo dell’assegno sociale, per le donne con due o più figli.
🔴 Riscatto previdenziale dei periodi non coperti da versamenti contributivi. 
✅ In via sperimentale per il biennio 2024-2025, per i soggetti che siano già titolari di pensione e che abbiano versato il primo contributo in data successiva al 31 dicembre 1995, è prevista la facoltà di riscattare, in tutto o in parte, periodi antecedenti alla data di entrata in vigore della presente legge finanziaria.
➡️ L’onere per il riscatto, relativamente ai lavoratori del settore privato, potrà essere sostenuto dal datore di lavoro, destinando a tal fine i premi di produzione del lavoratore.
🔴 Obblighi contributivi delle Pubbliche amministrazioni.
✅ Sono ritenuti assolti, da parte delle Pubblica amministrazione, gli obblighi contributivi relativi ai propri dipendenti (con riferimento ai periodi di paga antecedenti il 1° gennaio 2005) attraverso la semplice trasmissione all’Inps delle denunce retributive e contributive mensili.
➡️ È, altresì, previsto che i risparmi di spesa costituiscano economie di bilancio.
🔴 Rivalutazione automatica delle pensioni. 
✅ È previsto che, per l’anno 2024, la rivalutazione automatica rispetto all’inflazione dei trattamenti pensionistici sia riconosciuta nella misura del:
➡️ 100%, per i trattamenti pari o inferiori a 4 volte il trattamento minimo Inps;
➡️ 85%, per i trattamenti complessivamente pari o inferiori a 5 volte il trattamento minimo Inps;
➡️ 53%, per i trattamenti complessivamente superiori a 5 volte il trattamento minimo Inps e fino a 6 volte lo stesso;
➡️ 47%, per i trattamenti complessivamente superiori a 6 volte il trattamento minimo Inps e fino a 8 volte lo stesso;
➡️ 37%, per i trattamenti complessivamente superiori a 8 volte il trattamento minimo Inps e fino a 10 volte lo stesso;
➡️ 22%, per i trattamenti complessivamente superiori a 10 volte il trattamento minimo Inps.
🔴 Modifiche all’Ape sociale. 
✅ Per il 2024, il requisito anagrafico per l’accesso all’Ape sociale è innalzato a 63 anni e 5 mesi.
➡️ Il precedente requisito era di 63 anni.
🔴 Nuove condizioni per Opzione donna. 
✅ Per il 2024, è innalzato il requisito anagrafico per l’accesso ad Opzione donna.
➡️ Dal 1° gennaio 2024, saranno necessari 61 anni di età, a fronte del precedente requisito di 60 anni.
🔴 Quota 103. 
✅ Confermata per il 2024 la misura Quota 103 con modifiche per chi matura i requisiti nell’anno 2024:
➡️ calcolo interamente contributivo dell’assegno;
➡️ importo dell’assegno erogabile in misura pari a massimo 4 volte il trattamento minimo Inps, fino al conseguimento della pensione di vecchiaia;
➡️ finestra di 7 mesi per i lavoratori privati e di 9 mesi per i lavoratori del settore pubblico;
🔴 Bonus Maroni.
✅ Anche per il lavoratore che maturi i requisiti per accedere a Quota 103 nell’anno 2024, sarà possibile richiedere l’esonero dal versamento della quota contributiva a proprio carico.
➡️ Il Bonus Maroni sarà accreditata direttamente in busta paga.
🔴 Proroga agevolazioni contributive per gli “stampatori”.
✅ Accesso alla pensione, in deroga ai requisiti ordinari, con anzianità contributiva di almeno 35 anni per i lavoratori poligrafici di imprese stampatrici di quotidiani e periodici, e di imprese editrici di quotidiani, periodici e agenzie di stampa a diffusione nazionale.
➡️ Vale solo per le imprese che abbiano presentato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali piani di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale in presenza di crisi entro il 31 dicembre 2023.
🔴 Stabilizzazione e modifiche alla Iscro. 
✅ A decorrere dal 2024, è confermata l’istituzione della Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro) come misura strutturale con le seguenti modifiche:
➡️ il richiedente non deve beneficiare dell’Assegno di Inclusione;
➡️ il richiedente deve aver conseguito, nell’anno precedente alla richiesta, un reddito da lavoro autonomo inferiore al 70% rispetto alla media dei due anni precedenti (prima 50%);
➡️ il richiedente deve aver dichiarato, nell’anno precedente alla richiesta, un reddito da lavoro autonomo non superiore a 12.000 euro (prima 10.000 euro).
✅ L’indennità non potrà superare 800 euro, né essere inferiore a 250 euro mensili.
🔴 Modifiche delle indennità di malattia per i lavoratori marittimi. 
✅ Modificata la misura dell’indennità di malattia fondamentale e complementare per i lavoratori marittimi, prevedendo a partire dal 1° gennaio 2024, che:
➡️ l’indennità giornaliera sia commisurata al 60% della retribuzione, nei casi in cui la malattia impedisca totalmente e di fatto all’assicurato di lavorare;
➡️ l’indennità giornaliera sia calcolata sulla base della retribuzione media globale giornaliera percepita dall’assicurato nel mese immediatamente precedente a quello in cui si è verificato l’evento di malattia;
➡️ in caso di evento occorso nei primi 30 giorni del rapporto di lavoro, l’indennità giornaliera sia calcolata dividendo l’ammontare della retribuzione percepita nel periodo di riferimento per il numero dei giorni retribuiti.
🔴 Nuove disposizioni per i pensionamenti anticipati nel settore pubblico. 
✅ Previsto un adeguamento delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali per alcune categorie di lavoratori:
➡️ dipendenti enti locali iscritti alla Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali (Cpdel);
➡️ sanitari iscritti alla Cassa Pensioni Sanitari (Cps);
➡️ insegnanti di asili e scuole elementari parificate iscritti alla Cassa Pensioni Insegnanti (Cpi);
➡️ ufficiali giudiziari, aiutanti degli stessi, e coadiutori, iscritti alla Cassa Pensioni Ufficiali Giudiziari (Cpug).
✅ Le disposizioni si applicano solo in caso di pensionamento anticipato e non si applicano ai soggetti che maturano i requisiti per il pensionamento entro il 31 dicembre 2023.
🔴 Nuove disposizioni per i pensionamenti anticipati dei medici del settore pubblico. 
✅ I dirigenti medici, sanitari e infermieri del Ssn possono presentare domanda di autorizzazione per il trattenimento in servizio anche oltre il limite del 40esimo anno di servizio effettivo, comunque, non oltre i 70 anni d’età.
➡️ La stessa situazione si applica per i medici nei ruoli di Inps ed Inail.
🔴 Sostegni ai lavoratori dei settori “deboli”. 
✅ Per il 2024, sono previste, a valere sul “Fondo sociale occupazione e formazione”, la proroga ed il finanziamento di:
➡️ misure a sostegno del reddito per i lavoratori dipendenti dei call center;
➡️ misure a sostegno del reddito dei lavoratori dipendenti nel settore della pesca marittima (compresi i soci di cooperative della piccola pesca);
➡️ trattamenti di Cigs e mobilità in deroga nelle aree di crisi industriale complessa;
➡️ trattamenti straordinari di integrazione salariale a favore dei lavoratori dipendenti (sospesi o con orario ridotto) di aziende sequestrate e confiscate;
➡️ interventi a sostegno del reddito per i lavoratori per specifiche situazioni di crisi aziendali, dopo la crisi economica derivante da pandemia e crisi energetica;
➡️ interventi a sostegno del reddito in favore dei lavoratori dipendenti delle imprese del Gruppo Ilva.
🔴 Rifinanziamento della Cigs. 
✅ Per il 2024, a valere sul “Fondo sociale occupazione e formazione”, è previsto l’incremento di 50 milioni di euro dell’autorizzazione di spesa prevista dalla normativa vigente per la Cassa integrazione guadagni straordinaria per riorganizzazione o crisi aziendale.
➡️ Un incremento da 50 a 100 milioni.
🔴 Imprese di interesse strategico nazionale che hanno in corso piani di riorganizzazione aziendale. 
✅ Per le imprese con almeno mille lavoratori dipendenti afferenti a questa categoria è stabilito che, con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sia autorizzato, a domanda, un ulteriore periodo di cassa integrazione salariale straordinaria fino al 31 dicembre 2024.
➡️ Al fine di salvaguardare il livello occupazionale e il patrimonio delle competenze dell’azienda medesima.
🔴 Nuovo Bonus Asili Nido.
✅ Innalzato a 3.600 euro, con riferimento ai nati dal 1° gennaio 2024, il bonus riconosciuto alle famiglie con Isee fino a 40.000 euro per il pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido.
➡️ Ma che abbiano già un figlio di età inferiore a 10 anni.
🔴 Maggiori tutele per maternità e paternità.
✅ Aumentata al 60% della retribuzione (rispetto al 30% attuale), l’indennità corrisposta per il secondo mese di congedo parentale fino al sesto anno di vita del bambino.
➡️ Per il solo 2024, invece, è stabilito che anche l’indennità relativa al secondo mese sarà riconosciuta nella misura dell’80% della retribuzione (così come previsto attualmente soltanto per il primo mese).
🔴 Decontribuzioni per lavoratrici con figli.
✅ Per il periodo 2024-2026, con riferimento alle donne lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con 3 o più figli, è prevista la riduzione del 100% dei contributi Infortuni e vecchiaia per i lavoratori subordinati (Ivs) a carico fino al compimento del 18° anno di età del figlio minore (entro il limite annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile).
➡️ Per il 2024, è esteso, in via sperimentale, alle lavoratrici madri di 2 figli, fino al compimento del 10° anno di età del figlio minore.
🔴 Fondi per le pari opportunità e il contrasto alla violenza contro le donne.
✅ Incrementato di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, e di 6 milioni a decorrere dal 2027, il Fondo per le Politiche relative ai diritti alle pari opportunità, al fine di accrescere la misura del reddito di libertà per garantire l’effettiva indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà.
✅ Aumentato di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, al fine di dare concreta realizzazione ai centri per il recupero degli uomini autori di violenza.
✅ Al fine di assicurare un’adeguata attuazione del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023 e del correlato Piano operativo, il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità è stato incrementato di 5 milioni per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, con destinazione delle predette risorse alla realizzazione di centri antiviolenza.
✅ Aumentato di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, al fine di rafforzare la prevenzione della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica.
➡️ Inoltre, sono stati stanziati 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 per l’acquisto e la realizzazione di case rifugio.
🔴 Esonero previdenziale per le assunzioni di donne vittime di violenza.
✅ Stanziati 1,5 milioni di euro per il 2024, 4 milioni per il 2025, 3,8 milioni per il 2026, 2,5 milioni per il 2027 e 0,7 milioni per il 2028, per i datori di lavoro privati che, nel triennio 2024-2026, assumeranno donne disoccupate vittime di violenza e beneficiarie della misura del reddito di libertà.
➡️ È previsto il riconoscimento dell’esonero del 100% dal versamento dei contributi previdenziali.
➡️ In caso di trasformazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato, è stabilito il prolungamento dell’esonero fino al 18esimo mese dalla data di assunzione a tempo determinato.
🔴 Fondo per le Politiche della Famiglia.
✅ Stanziati 1,25 milioni di euro all’anno, a partire dal 2024, per finanziare il supporto tecnico-scientifico per le funzioni del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, relative a attuazione, monitoraggio e analisi degli interventi del Fondo per le Politiche della Famiglia.
➡️ Tra gli utilizzi delle risorse del Fondo vi sono, tra gli altri, progetti volti alla protezione e presa in carico dei minori vittime di violenza, interventi per il sostegno, iniziative di conciliazione del tempo di vita e di lavoro, nonché di promozione del welfare familiare aziendale.
🔴 Politiche a favore della disabilità.
✅ Istituito il Fondo Unico per l’Inclusione delle Persone con Disabilità destinato a finanziare iniziative in materia di:
➡️ potenziamento dei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado;
➡️ promozione e realizzazione di infrastrutture, anche digitali, per l’inclusione delle persone con disabilità;
➡️ inclusione lavorativa e sportiva;
➡️ turismo accessibile;
➡️ iniziative dedicate alle persone con disturbi del neuro-sviluppo e dello spettro autistico;
➡️ interventi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare;
➡️ promozione della piena ed effettiva inclusione sociale delle persone sorde e con ipoacusia;
➡️ promozione di iniziative e di progetti per l’inclusione, l’accessibilità e il sostegno a favore delle persone con disabilità, di particolare rilevanza nazionale o territoriale, realizzati da enti del Terzo Settore con il coinvolgimento degli stessi, in attuazione del principio di sussidiarietà.
✅ Incrementato di 85 milioni, a decorrere dal 2026, il Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità.
🔴 Fondo per le crisi occupazionale nel settore dell’editoria.
✅ Istituito il “Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria”.
➡️ E’ destinato, tra l’altro, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a finanziare misure di risoluzione di situazioni di crisi occupazionale a vantaggio delle imprese operanti nel settore dell’informazione e dell’editoria.
🔴 Fondo per le aziende agricole in crisi.
✅ Istituito il Fondo per la gestione delle emergenze, al fine di intervenire in situazioni di crisi di mercato nel settore agricolo, agroalimentare, zootecnico e della pesca, generate da eventi non prevedibili.
➡️ Il fondo è destinato, tra l’altro, a finanziare esoneri contributivi in favore delle aziende in crisi, previo Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
🔴 Per chi preferisce i dettagli della Legge di bilancio 30 dicembre 2023, n. 213.
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(by Sergio Criveller – 10/01/24)