Comunità energetiche? Decreto se ci sei batti un colpo…

Bene la delibera Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, sulle Comunità energetiche rinnovabili (Cer), uscita alcuni giorni fa. Ma il Decreto attuativo quando arriva?

🔷️ Più di un anno fa usciva la Legge 199/21 che dava il via alle Comunità energetiche rinnovabili. Ora la delibera Arera 727 regola gli incentivi e funzionamento dell’energia prodotta localmente e condivisa sotto la Cabina primaria della rete. Ma il Decreto attuativo doveva arrivare a giugno del 2022, poi dopo l’estate, a ottobre e per fine 2022. Ora si attende per questo marzo 2023. Ma non manca solo il Decreto, perché partire si può, ma un po’ alla cieca.
🔴 Il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase), Gilberto Pichetto, ha ribadito che è pronto, però non si vede…
✅ Il Decreto attuativo ministeriale sull’energia condivisa, recentemente sottoposto a consultazione pubblica, è fondamentale per avere un quadro più definito sugli aspetti organizzativi (Cabina primaria), economici e di finanziamento delle infrastrutture energetiche delle Comunità energetiche rinnovabili.
🔴 Dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) si sta ancora aspettando la mappa delle Cabine primarie…
✅ La famosa mappa, strumento fondamentale per promuovere le Comunità energetiche, che dice in pratica, in base all’indirizzo dell’abitazione, quale sia la Cabina primaria di riferimento, doveva essere pubblicata già da tempo.
🔴 E dall’Agenzia delle entrate si sta aspettando come gestire gli aspetti fiscali all’interno della Comunità….
✅ Mancano ancora le indicazioni in merito agli aspetti fiscali per la gestione delle partite economiche e fiscali all’interno della Comunità energetica.


🔷️ Come funzionano le Comunità energetiche?
🔴 Persone fisiche, enti privati o pubblici, piccole e medie imprese ubicati all’interno di una Cabina elettrica primaria possono dar vita ad una Comunità energetica.
✅ I soggetti al tempo stesso possono essere produttori e consumatori di energia.
🔴 Una volta installato e messo in funzione l’impianto, la comunità può fare istanza, al Gestore dei servizi energetici (Gse) per ottenere gli incentivi per l’energia condivisa.
✅ Gli incentivi non sono su tutta l’energia prodotta ma solo su quella condivisa all’interno della comunità, cioè su quella consumata dai membri nella stessa fascia oraria di produzione, ecco perché si parla di consumo istantaneo.
➡️ In questo modo si minimizza lo sbilanciamento sulla rete.
🔴 E l’energia eccedente?
✅ Questa può essere ceduta nuovamente al Gse oppure può essere immagazzinata in sistemi di accumulo per essere poi utilizzata quando, per esempio, il sole non c’è.
🔴 La Comunità energetica crea benefici economici. 
✅ Grazie agli incentivi derivanti dall’energia prodotta e consumata, si creano risorse da redistribuire, investire o per sostenere situazioni di povertà.
🔴 La Comunità energetica fa bene all’ambiente.
✅ Si limita di produrre energia da fonti fossili.
🔴 La Comunità energetica crea comunità.
✅ Si stimola l’aggregazione sociale sul territorio.


🔷️ Ma cosa dice la nuova delibera dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera)?
🔴 Regola incentivi e funzionamento dell’energia prodotta e condivisa da fonti rinnovabili.
✅ Fornisce le specifiche tecniche e le nuove regole per la gestione della produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili all’interno delle Comunità energetiche rinnovabili.
✅ Migliora e semplifica l’iter per l’avvio delle Comunità energetiche rinnovabili e per la creazione di gruppi di autoconsumo, diffuso e a distanza.
➡️ Crea condizioni per lo snellimento delle procedure d’accesso agli incentivi.

(by Sergio Criveller – 14/01/23 – fonti: www.arera.it)