Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha risposto l’11 giugno, ad una interrogazione presentata da Maria Chiara Gadda deputata di Italia Viva.
Gli italiani con il 5 per mille 2024 hanno destinato la cifra record di 603,9 milioni di euro ma lo Stato arriva a coprirne solo 525 milioni, così si trattiene quasi 79 milioni di euro, nel 2023 erano 28 milioni.
🔷️ L’interrogazione chiedeva al Governo di intervenire per correggere l’attuale distorsione nel meccanismo di assegnazione delle risorse, che porta ad un ricalcolo del beneficio per stare entro il tetto previsto di 525 milioni di euro.
🔴 Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, nella risposta all’interrogazione ha detto che il 5 per mille 2024 vale 603,9 milioni di euro, 78,9 milioni oltre il tetto dei 525 milioni fissato attualmente dalla legge.
✅ L’Agenzia delle Entrate, ha detto ancora il Ministro Ciriani, trasmette alla Ragioneria dello Stato i dati delle firme del 5 per mille, così da poter determinare gli importi che spettano a ciascuno dei soggetti beneficiari, tenendo però presente il tetto del fondo che negli anni è stato oggetto di periodici aggiustamenti, e che ora è di 525 milioni.
➡️ Ciriani ha quindi concluso dicendo che il Governo monitorerà i dati e valuterà l’opportunità di un intervento.
🔷️ Dico per un amico…
🔴 Il Governo, ha detto il Ministro Ciriani l’11 giugno scorso, monitorerà e valuterà l’opportunità di un intervento…
✅ Ad una analoga interrogazione parlamentare il 10 luglio 2024 (questo Notes ne è testimone) lo stesso Ministro aveva detto che “alla luce dello sforamento il Governo valuterà le iniziative legislative per incrementare tale fondo, al fine di tener conto del dato relativo alle scelte dei contribuenti”.
➡️ Tanto di cappello per la coerenza nelle risposte… rimane però una questione che non fa ridere e cioè che ogni euro destinato al 5 per mille, grazie alla firma con nome e cognome ad un ente non profit, deve arrivare a destinazione, finiamola con queste risposte copia e incolla, il tetto va tolto, punto.
(by Sergio Criveller – 13/06/25)
