Il grande pasticcio Irpef

Il Consiglio dei Ministri, del 22 aprile scorso, ha approvato un Decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di acconti dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) dovuti per l’anno 2025.
E’ stato chiamato il pasticcio sulle aliquote Irpef o decreto salva 730, concretamente il Governo è stato costretto a intervenire di corsa, ed entro aprile, per evitare gli acconti non dovuti a causa del passaggio da 4 a 3 aliquote.

🔷️ Il provvedimento introduce norme di coordinamento tra il Decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, attuativo della delega sulla riforma fiscale, e la legge di bilancio per il 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207).
In seguito all’intervento, si conferma che i lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi aggiuntivi non dovranno versare alcun acconto Irpef per il 2025.

🔴 Un Decreto che è stato annunciato alcuni giorni fa dal Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti dopo la denuncia di alcuni Centri di assistenza fiscale (Caf).
✅ In particolare, relativamente all’applicazione dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), alcuni Caf hanno segnalato un maggior carico fiscale per i lavoratori dipendenti che verrebbero gravati dell’onere di versare l’acconto Irpef per l’anno 2025 anche in mancanza di redditi ulteriori rispetto a quelli già assoggettati.
➡️ Il Decreto appena approvato mette in pratica in salvo le dichiarazioni precompilate disponibili dal 30 aprile, così si evita che i contribuenti si ritrovino a pagare acconti non dovuti.
🔴 L’intervento, ha detto il Viceministro dell’economia Maurizio Leo, corregge un difetto di coordinamento tra il decreto legislativo del 2023, attuativo della delega fiscale, che prevedeva per il solo 2024 la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3 e la Legge di Bilancio 2025 che ha reso strutturale la predetta riduzione di aliquote.
✅ L’obiettivo è sempre quello di tutelare i contribuenti e garantire una corretta applicazione della riforma fiscale.
➡️ Abbiamo approvato il nuovo provvedimento in tempo utile per assicurare che non vi siano errori nei prossimi versamenti o nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi, ha concluso il Viceministro Leo.

🔷️ Dico per un amico…
🔴 Ma pochi dicono che questo scherzetto costa agli italiani quasi 250 milioni di euro.
✅ Dal Ministero dell’economia fanno sapere (testuali parole) “che si provvederà mediante corrispondente riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente, anche conseguenti all’attualizzazione di contributi pluriennali”.
➡️ In parole povere paghiamo come sempre tutti noi le conseguenze di un grande pasticcio che qualcuno ha causato semplicemente perché ha sbagliato a fare i calcoli…

(by Sergio Criveller – 24/04/25)